Casali Renzo

(Livorno1898 - 1977) Dopo aver frequentato l'Istituto Tecnico Nautico di Livorno, entra nel Cantiere Navale Luigi Orlando come disegnatore tecnico. Il disegno lo porta ad avvicinarsi alla pittura. Amava prendere la propria cassetta e spostarsi nelle campagne livornesi dove, a contatto con la natura, sprigiona tutto il suo istinto pittorico. La zona di Salviano, la Padula ed il Gabbro, diventeranno i posti preferiti dove raffigurare la campagna livornese, i casolari, i pagliai e le scene di caccia. I suoi dipinti sono caratterizzati da grosse pennellate con colori brillanti che vanno da forti verdi ai gialli incisivi, quasi a voler rappresentare la forza della natura. Ben presto la passione per la pittura, che lo impegnava ed appassionava sempre più , lo portò ad abbandonare il Cantiere Navale per dedicarsi integralmente all'arte. Stabili' il suo studio in Piazza Mazzini al terzo piano che gli offriva la veduta del mare e del Cantiere. Cominciò cosi' ad avere contatti con altri pittori e mercanti dell'epoca. Diventò socio del Gruppo Labronico ed il 25 agosto 1953, insieme a Mario Borgiotti e Nedo Luschi, fondarono il 'Premio Rotonda' in estemporanea, una manifestazione che raggruppava tutti i pittori Labronici mettendoli di fronte l'uno all'altro per esaltare la competivitàe la professionalità, in quanto le opere venivano eseguite nello stesso momento in cui si svolgeva la manifestazione. Casali partecipò negli anni successivi a numerose rassegne nazionali con diverse mostre personali in varie città d'Italia. Alcuni suoi dipinti si trovano in collezioni private a Livorno ed in altre città. Uno dei fondatori del 'Rotonda-Borgiotti' insieme allo stesso Borgiotti, ideatore della manifestazione, ed a Nedo Luschi. Al 'Rotonda' Renzo Casali dedicò molte delle sue giornate affrontando anche periodi difficili, burrascosi. Amava operare sul vero: penetrò nelle campagne toscane e con i soggetti più semplici dialogò quasi quotidianamente; fu attratto anche dal litorale tirrenico. Ottenne stima ed amicizia dai colleghi più anziani che lo accolsero nel loro nucleo e fu poi invitato a far parte del Gruppo Labronico. Mario Borgiotti, Gino Romiti, Giovanni March, Renato Natali e altri lo spronarono e incoraggiarono e con molti di loro espose in rassegne regionali e nazionali ottenendo numerosi premi. Ebbe alcuni allievi ai quali insegnò soprattutto ad amare la natura.

 

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