Danti Alvaro

(Livorno 1911 - 1985) inizia a dedicarsi fin da giovane alla pittura frequentando lo studio di Cafiero Filippelli, attuando una ricerca semplificata nel disegno pur rimanendo fedele alla forte componente coloristica presente nella tradizione labronica. E'indubbia in questo periodo un'affinità con la figurazione e il gesto pittorico di Giovanni Bartolena, anche se l'esigenza di rappresentazione autonoma, lo porta ad elaborare una personale ricerca espressiva.Nel 1951 espone alla Galleria Guillaume di Parigi.Nel 1963 partecipa alla Quadriennale di Roma e alla collettiva ''Otto pittori livornesi a Roma'', organizzata dalla Galleria d'Arte d'Urso.Si intensificano in questi anni le sue esposizioni tra le quali ricordiamo: Comune di Certaldo 1963; Niagara Falls (Canada), Hotel Niagara 1963; Cagliari, Galleria Maestri del Colore 1970; Pisa, Galleria il Navicello 1970, 1971, 1974; Salsomaggiore, Accademia d'Italia 1983.Numerose le mostre retrospettive effettuate negli ultimi anni, fra le più importanti: Livorno, Fortezza Nuova 1987/1988; Livorno, Circolo Ufficiali Accademia Navale 1991; Bagno a Romagna, Palazzo dei Capitani 1992; Bologna, Galleria Sant'Isaia 1995/1999; Roma, CASC Banca d'Italia 1996; Milano, Zammarchi Arte Contemporanea 1997. Si ricordano i contributi critici scritti da: Giuseppe Argentieri, Luigi Bernardi, Lucio Bernardi, Luciano Bonetti, Piero Caprile, Rossella N. Falchini, Gustavo Gasparini, Gino Gentile, Nivalco Provenzale, Andrea Revi, Saverio Strati, Francesca Veroni.(Catalogo Monografico - Alvaro Danti - ''La Persistenza della Pittura'' 2004 a cura di Marcello Pierleoni, Biografia, Michele Pierleoni)

 

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