Domenici Carlo

(Livorno 1897 - 1981) Uno dei principali rappresentanti della pittura labronica e Toscana del 900' fu definito il pittore delle campagne,tema ricorrente in Giovanni Fattori e in tutta la corrente macchiaiola. La Toscana ed in particolare la Maremma, Livorno e gli angoli dell'Isola d'Elba furono i soggetti d'ispirazione di importanti opere, semplici per la tematica ma di alta elevatura artistica. Fin da giovane avvolto dalle idee e dai fermenti pittorici della corrente Macchiaiola che divenne in seguito la tematica di tutta la sua crescita artistica. L'attività ha inizio nel 1910 quando, appena tredicenne, entra nell'accademia delle Belle Arti di Firenze aiutato dal poeta livornese Giosuè Carducci (amico di famiglia). L'impronta di Giovanni Fattori, lasciata all'accademia di Firenze,traccia una linea molto importante per i pittori dell'epoca ed anche l’artista ne viene assorbito. Molti personaggi tra cui Pietro Mascagni, Gabriele d'Annunzio, Giacomo Puccini, Amedeo Modigliani rimangono entusiasti delle sue opere e lo spronano a continuare la strada intrapresa. Frequentatore del famoso Caffè Bardi a Livorno, entra in contatto con il maestro Renato Natali e con lui instaurerà una profonda e duratura amicizia (numerose le mostre in tutta Italia fatte insieme) La notorietà lo porta nel 1940 a trasferirsi a Firenze, culla dell'arte mondiale, lasciando la sua dimora vicino alle scogliere di Calafuria. Nel 1946 fonda il 'Gruppo Artistico Elbani' e istituisce il premio 'Llewelyn Lloyd' in ricordo dell'omonimo pittore. L'isola lo ammalia a tal punto che nel 1970 decide di trasferirvisi dando vita a numerosi e splendidi dipinti.